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DataCore Software compra WIN: lo storage entra nell’era dell’AI



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Sfruttare la potenza dell’intelligenza artificiale per la gestione dell’ingente quantità di informazioni generata nei luoghi più disparati. Ecco come l’AI, frutto dell’acquisizione di Workflow Intelligence Nexus (WIN), rinnova questo settore

Pubblicato il 15 gen 2024



DataCore Software compra WIN: lo storage entra nell'era dell'AI

DataCore Software acquisisce Workflow Intelligence Nexus (WIN) per portare l’AI nello storage dei dati. Ecco come l’intelligenza artificiale rinnova questo settore.

DataCore Software compra Workflow Intelligence Nexus: più AI nello storage

La società ha acquisito Workflow Intelligence Nexus (WIN), un’azienda specializzata in software e servizi per la gestione dei workflow per distribuire e automatizzare i flussi di lavoro multimediali via cloud e intelligenza artificiale.

Si tratta del primo passo per adottare l’AI nella gestione dello storage, rinnovando radicalmente il trattamento della memorizzazione dei dati, in particolare nei luoghi periferici (edge) lontani dal data center.

“Se si guarda all’intelligenza artificiale, è da più di un decennio che è presente in varie forme: prima era chiamata machine learning”, afferma Dave Zabrowski, CEO di DataCore Software. “Ora non usiamo più quel termine, ma proprio di questo si tratta. Adesso la chiamiamo AI: suona meglio, ma è la stessa cosa. L’intelligenza artificiale è molto complicata, perché presenta molteplici sfaccettature. Certamente sta generando molta preoccupazione e confusione, ma siamo anche di fronte a enormi opportunità”.

DataCore è nel Gartner Magic Quadrant 2023 per i File System Distribuiti e l’Object Storage.

Gartner: i dati non strutturati triplicheranno entro il 2026

I dati non sono più presenti nell’infrastruttura orizzontale, gestita nel core. Le aziende li raccolgono a un livello astratto più alto, un cambiamento avnenuto nell’arco degli ultimi anni. Soltanto cinque anni fa l’80% delle informazioni era composta di dati strutturati, gestiti da database o applicazioni ad hoc, oggi è l’opposto.

Secondo la società d’analisi Gartner, entro il 2026, le grandi imprese triplicheranno rispetto all’anno scorso la quantità di dati non strutturati nelle sedi on-premise, nell’edge e nel cloud pubblico.

Non solo le informazioni sono numerosi, ma si trovano anche in luoghi molto diversi e richiedono la trasmissione da qualche parte al fine della loro elaborazione.

La vision DataCore.Next non è più solo estesa ai data center, perché i dati passano attraverso il cloud e l’edge, per poi tornare indietro.

Nasce qui il bisogno di superare la classica memorizzazione ed eventuale trasporto dei dati. Infatti in futuro occorre sfruttare la potenza dell’intelligenza artificiale per la gestione dell’ingente quantità di informazioni generata nei luoghi più disparati.

“Molti di questi dati oggi vengono prodotti e gestiti in luoghi periferici, nel cosiddetto edge. Nel modello di elaborazione tradizionale bisognava prendere quei dati e portarli all’unità di elaborazione centrale nel data center. Questi enormi set di dati richiedono un sacco di tempo per farlo, e quindi li elaboriamo localmente lavorando molto sui metadati, che sono solo una frazione dei dati totali”.

L’approccio di DataCore Software all’AI

L’approccio di DataCore Software all’AI consiste dunque in un lavoro di analisi dei dati e non solo di gestione degli spostamenti o esecuzione del backup. Funge da connettore che collega l’app sorgente dei dati all’infrastruttura. DataCore li prende, li inserisce nell’infrastruttura, li gestisce in modo efficiente e reinserisce i metadati nell’app che li ha generati.

Integrando le soluzioni di Workflow Intelligence Nexus nel portfolio di soluzioni DataCore Software, si coniugano forti capacità di automazione del workflow con una robusta esperienza nella fornitura di valore.

Inoltre WIN è attiva nel settore dei Media e dell’Entertainment, dunque la sua proposta si inserisce nella business unit Perifery, focalizzata sulla gestione dei mercati verticali.

Per l’AI nello storage il dado è tratto. “Oggi siamo presenti in tutte le aree strategiche del settore, dal core al cloud, fino all’edge,” conclude Zabrowski. “Ora è venuto il momento di mettere insieme tutti gli elementi indispensabili per creare un prodotto (…) capace di superare le criticità che vediamo nell’intelligenza artificiale”.

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