Lo studio di IDC

Approccio digital-first: l’84% delle aziende adotta la trasformazione digitale

Una ricerca di Idc afferma che i leader IT devono abbracciare ora la trasformazione digitale. L’approccio digital-first cambia le aziende in tre aree chiave d’intervento, anche attraverso la sfida del cloud

Pubblicato il 01 Mar 2022

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Entriamo nell’era del New normal digitale dove le aziende digital-first hanno una marcia in più. Da una ricerca a firma di IDC, commissionata da Nutanix, risulta che le aziende stanno implementando sistemi e più performanti abitudini digitali.

Tuttavia adesso è necessario passare dalla cultura digitale alla creazione del valore, abbracciando la trasformazione digitale. Ecco come si diventa aziende digital-first.

Le aziende entrano nell’era New normal digitale

Dall’InfoBrief a firma di IDC, intitolato “From Digital Culture to Value Realisation”, emerge che l’84% dei leader IT nella nella regione EMEA deve adottare strategie di trasformazione digitale. Invece il 90% delle imprese ritiene imprescindibile e irrinunciabile un approccio digital-first.

Inoltre, secondo le aziende dell’area EMEA, la trasformazione degli investimenti digitali in nuovi flussi di ricavi, i dati e l’innovazione rappresentano una priorità.

Tuttavia, gli intervistati convengono che il dipartimento IT non può fare tutto da solo, ma debba ricevere il supporto dei vertici aziendali.

Tutti i dipartimenti aziendali devono capire cosa significa avere una cultura digitale, un’infrastruttura e un approccio digital-first per un’azienda.

Dalla cultura digitale all’approccio digital-first

Oltre il 64% delle aziende in area EMEA dichiara di aver implementato una strategia digitale. Tuttavia, appena il 3% riporta che la strategia abbia già prodotto nuovi flussi di guadagno.

Infatti, al momento si osserva un divario tra il business e l’IT. Il 32% afferma di aver avviato una fase pilota dei propri progetti digitali, mentre soltanto il 5% delle imprese sta elaborando strategie digitali per sostenere nuovi flussi di fatturato.

Dall’IT alla C-suite

Gli intervistati affermano che è l’ora di dare l’addio alle strutture gerarchiche, al fine di rendere una strategia digitale di successo, passando ad approcci più fluidi e coordinati tra l’IT e i team di leadership.

Almeno il 47% afferma che un dirigente dell’area tecnologica non deve avere responsabilità della decisione dei progetti di trasformazione digitale, ma l’intero business deve assumersi queste responsabilità.

Le tre direttrici per cambiare

Dallo studio risulta che i responsabili della trasformazione digitale puntano a trasformare la cultura aziendale focalizzandosi su tre aree principali:

  • favorire un cambiamento nella sensibilizzazione del management;
  • riconsiderare le finalità alla luce di nuovi aspetti e ridefinire le valutazioni delle attività in essere e future;
  • promuovere il cambiamento nei comportamenti delle persone, comunicando il nuovo traguardo dell’azienda e aggiornando le linee guida.

I tre fattori chiave

Dallo studio di Idc, emergono tre fattori chiave nel modo in cui le C-suite devono collaborare per creare una cultura digitale, usando il cloud come abilitatore per tutti e tre i flussi:

  • l’economia del valore;
  • l’innovazione basata sui dati;
  • l’ambiente di lavoro del futuro.

I dati fotografano:

  • una crescita degli investimenti in infrastrutture (50% delle aziende), per offrire un migliore valore digitale;
  • creazione di nuovi prodotti (30%), in cooperazione con clienti e partner;
  • ridefinizione dell’ambiente di lavoro (35%), per assicurare un accesso equo alle informazioni e agli strumenti digitali a tutti i collaboratori, a prescindere dal luogo in cui si trovano.

La sfida del cloud: pay-as-you-use

Gestire la dispersione del cloud (cloud sprawl) rappresenta una sfida cruciale per le aziende che avviano il loro percorso di trasformazione digitale.

Dunque, i dipartimenti finanziari intendono adottare misure volte a limitare le spese e a gestire l’utilizzo del cloud.

Infatti, il 77% ha ridisegnato i processi di acquisto per attivare nuovi modelli di consumo e pay-as-you-use, mentre il 58% ha razionalizzato le spese aziendali e quelle per gli sviluppatori utilizzando risorse cloud esterne. Supera il 55% la quota che ha tagliato i costi dei sistemi legacy on premise.

“La pandemia ha accelerato il ritmo con cui le aziende hanno investito e implementato soluzioni digitali e, secondo IDC, nel 2022 oltre la metà dell’economia globale sarà basata su soluzioni digitali o ne sarà in qualche modo influenzata“, ha commentato Sammy Zoghlami, Senior Vice President EMEA di Nutanix: “Un approccio digital-first non richiede solo un ripensamento del sistema, ma anche una mentalità aziendale in cui i vertici aziendali, ovvero la cosiddetta C-suite, considerano le tecnologie digitali come il catalizzatore della crescita del business. Nello studio risulta chiaro che le aziende devono considerare le sfide e i costi potenziali quando si eseguono più istanze cloud, evidenziando la necessità di una migliore gestione multicloud e di un’implementazione semplificata per evitare il cosiddetto ‘cloud sprawl’ ovvero la dispersione del cloud”.

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