CES 2020: Verse, l’intelligenza artificiale per chatbot personalizzati

Presentata all’ultima edizione del Consumer Electronic Show di Las Vegas, Verse aiuta imprese, start-up e scale-up, a rispondere alle domande dei propri clienti attraverso chatbot personalizzati

Pubblicato il 17 Gen 2020

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Verse è una piattaforma di Intelligenza Artificiale destinata a start up, scale up e PMI che permette di costruire assistenti virtuali in maniera semplice e collaborativa riuscendo così a rispondere in modo efficiente e personalizzato alle richieste dei clienti.

Prodotta da Indigo.ai, uno studio di conversational AI focalizzato sullo sviluppo di tecnologie di linguaggio ed

esperienze conversazionali, consente alle aziende di democratizzare l’utilizzo del Natural Language Processing (NLP, il trattamento informatico del linguaggio naturale) e di partecipare al processo di creazione del bagaglio di conoscenza del proprio assistente virtuale.

Verse è stata scelta tra le 50 migliori innovazioni italiane selezionate da ICE, l’agenzia per la promozione delle imprese italiane all’estero, per partecipare al Consumer Electronic Show (CES) di Las Vegas e presentare ufficialmente la piattaforma.

”Abbiamo scelto di lanciare ufficialmente la piattaforma proprio al CES per sottolineare la dimensione internazionale del progetto. Stiamo ragionando in maniera globale e al momento sono già cinque le lingue supportate dalla piattaforma, tra italiano, inglese, tedesco, spagnolo e francese” commenta Gianluca Maruzzella, CEO e Co-founder di Verse.

Per supportare startup e PMI nella creazione degli assistenti virtuali

Verse nasce nel 2019 da un’idea di Andrea TangrediEnrico BertinoMarco FalconeDenis Peroni e Gianluca Maruzzella.

È un tool in grado di aiutare chi, all’interno di start up e PMI, è delegato alla creazione dell’assistente virtuale. Infatti, supporta nell’organizzazione della knowledge base aziendale e delle persone da coinvolgere in questo processo.

“Nel 2007 abbiamo cambiato il nostro modo di interagire con i device. I touchscreen sono diventati il nuovo paradigma di interazione tra l’uomo e i computer. Poco più di dieci anni dopo, siamo di fronte allo stesso cambiamento” commenta Andrea Tangredi, Co-founder di Verse “Le interfacce conversazionali stanno diventando il nuovo paradigma di interazione. Un’altra rivoluzione che parte dallo stesso presupposto: dare la possibilità alle persone di interagire con il mondo nella maniera più naturale. Il linguaggio è la prima interfaccia che impariamo per comunicare, sin da quando siamo piccoli.”

Il linguaggio naturale per gestire la customer experience

Per le aziende, gestire le conversazioni manualmente diventa sempre più costoso e time-consuming, tanto che si finisce per adottare un’interfaccia automatica per rispondere alle numerose domande degli utenti. Secondo Researchandmarkets, il mercato delle interfacce conversazionali varrà 15,7 miliardi di dollari nel 2024, con un tasso di crescita del 30,2% anno su anno.

Gli strumenti disponibili sul mercato non però pronti ad una rivoluzione di tale portata e si rivolgono ad una nicchia di soli sviluppatori o data scientist. Il risultato è che i chatbot odierni, anche quelli più avanzati, generano performance scadenti a causa della difficoltà nel collezionare e organizzare la conoscenza aziendale.

È l’esperienza di Indigo.ai nei progetti per corporate ed enterprise per banche, assicurazioni, case farmaceutiche, etc. che ha reso possibile la tecnologia di intelligenza artificiale e il motore di Natural Language Processing proprietario alla base di questo prodotto.

La piattaforma di Verse si trova nella fase di Early Access Program, che ne permette un utilizzo in anteprima da parte di aziende selezionate, a condizioni privilegiate. Conclusa a fine 2019 la prima parte del programma, Verse sta ora selezionando nuove aziende per il secondo ed ultimo step dell’Early Access Program.

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