La rivoluzione digitale della Sanità: data analitycs e infrastrutture future proof

L’analisi di Mauro Solimene, country manager Italia di Pure Storage: Il Covid-19 ha portato all’espansione del modello di lavoro da remoto e intensificato l’importanza della tecnologia. E le innovazioni basate sull’analisi dei dati possono fare la differenza per la salute e la vita delle persone

Pubblicato il 29 Ott 2020

Mauro Soimene

Solimene Mauro Pure Storage

Nel corso degli ultimi anni il settore della sanità ha fatto un importante salto in avanti in termini di trasformazione digitale sfruttando le nuove tecnologie, in particolare i data analytics, per compiere progressi significativi nella ricerca, nella diagnostica e nell’efficienza dei processi. Un recente studio pubblicato dalla Society of Actuaries calcola che il 60% dei professionisti del settore stia utilizzando l’analisi predittiva all’interno delle rispettive strutture sanitarie. Considerando lo scenario legato all’emergenza sanitaria in corso, possiamo aspettarci un ulteriore incremento di questa stima. Nel primo trimestre del 2020 la sanità digitale ha raggiunto un livello di stanziamenti record pari a 3,1 miliardi di dollari.

In continua diffusione, i data analytics sono divenuti un potente strumento per ogni esigenza, dalla possibilità di accelerare lo sviluppo di farmaci a quella di ottimizzare la diagnostica e l’analisi di laboratorio. Oggi più che mai ospedali, laboratori e aziende si rivolgono agli analytics per migliorare l’efficienza e aggiungere valore. Sono già disponibili diversi servizi data-based, come l’app Immuni in Italia lanciata in collaborazione con il Ministero della Sanità e il Ministro per l’Innovazione Tecnologica per aumentare la consapevolezza tra la popolazione, avvertire gli utenti che hanno avuto un’esposizione a rischio, e inviare segnalazioni in tempo reale.

È chiaro quanto i data analytics siano in continua evoluzione offrendo una gamma pressoché infinita di possibilità che potrebbero rivoluzionare il settore della sanità come mai prima d’ora. IDC aveva previsto che i volumi di dati avrebbero raggiunto i 175 zettabyte entro il 2025, ma oggi possiamo prevedere una stima ancora superiore. Il Covid-19 ha portato all’espansione del modello di lavoro da remoto e intensificato l’importanza della tecnologia, il che significa che i volumi di dati globali continueranno ad aumentare esponenzialmente.

Sebbene questi dati presentino enormi potenzialità, quelli non strutturati costituiscono l’80-90% del volume complessivo dei dati digitali. Queste informazioni non strutturate, che assumono la forma di immagini, dati di ricerca, video e dati prodotti da sensori, restano largamente fuori dalla possibilità di essere ricercate e sono difficilmente analizzabili, rappresentando una sfida notevole per le aziende. Oltretutto buona parte di questi dati risiede all’interno di silos e infrastrutture complesse come data lake, data warehouse, reti SAN (Storage Area Network) e sistemi di backup.

In considerazione di questo, le aziende devono essere adeguatamente preparate per raccogliere, archiviare ed estrarre valore dai dati. Ciò prevede l’ammodernamento delle infrastrutture, il che a sua volta richiede soluzioni storage capaci di accedere ai dati e di metterli in condivisione con estrema rapidità senza rinunciare alla sicurezza e in linea con le normative sulla privacy. Una data experience moderna ha bisogno di un’infrastruttura che possa collegare i vari silos e rispondere alle necessità di performance, agilità e semplicità evitando complessità e compromessi.

Fino a poco tempo fa, la possibilità di massimizzare i dati non strutturati era ridotta dalle limitazioni dei sistemi storage legacy. Fortunatamente, con una data experience moderna basata su un’infrastruttura storage di nuova generazione come FlashBlade, è ora possibile elaborare enormi volumi di dati in tempo reale e rendere simultaneamente disponibili i data set a molteplici workload attraverso numerose applicazioni. Combinando tutto questo con la capacità dei data analytics di fornire preziosi insight, è immediatamente chiaro quanto la tecnologia abbia la possibilità di fare la differenza per la salute e la vita delle persone.

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