Eurosystem SpA, system Integrator italiano con oltre 40 anni di esperienza nel settore IT, ha scelto il cloud object storage DS3 di Cubbit per migliorare la gestione dei dati dei propri clienti. Grazie a questa collaborazione, l’azienda ha registrato un impressionante aumento del 580% nei ricavi dai servizi di storage.
Con l’obiettivo di gestire un petabyte di dati entro la fine del 2025, Eurosystem punta a sfruttare le capacità del cloud di Cubbit per generare nuovi flussi di ricavi, accedere a mercati verticali strategici e fidelizzare i clienti con soluzioni S3 cloud storage caratterizzate da un’incomparabile sovranità e resilienza dei dati.
Sfide e soluzioni nel settore IT
Negli ultimi anni, le minacce informatiche sono diventate sempre più sofisticate, spingendo Eurosystem SpA a cercare una soluzione di storage definitiva. Le soluzioni cloud tradizionali e on-premise presentavano limiti significativi in termini di sicurezza, conformità e costi. Tuttavia, l’adozione della tecnologia Cubbit ha permesso a Eurosystem di superare queste sfide, offrendo una soluzione che combina i vantaggi del cloud e delle soluzioni on-premise, con costi fissi e una resilienza del dato fino a 15 9. Questa tecnologia avanzata protegge i dati da minacce informatiche, garantendo conformità al GDPR e flessibilità nella localizzazione dei dati.
Eurosystem e Cubbit, i vantaggi
La collaborazione con Cubbit ha portato numerosi vantaggi a Eurosystem, con una scalabilità della capacità di storage gestita automaticamente e senza necessità di investimenti iniziali.
Nicola Bosello, Sales director di Eurosystem, ha dichiarato che la soluzione Cubbit è stata accolta positivamente dai clienti per la sua flessibilità e conformità normativa. Alessandro Cillario, Co-CEO di Cubbit, ha sottolineato come questa partnership permetta a Eurosystem di offrire un livello di resilienza informatica e sovranità dei dati mai raggiunto prima. Questa collaborazione rappresenta un passo significativo verso il futuro della gestione dei dati per entrambe le aziende.
